In un mondo sempre più wireless e sempre meno cablato le tecnologie di rete che fanno viaggiare nell'aria attraverso onde i nostri dati sono sempre più performanti. Fino a qualche tempo fa non era ipotizzabile utilizzare la wi-fi per alcune operazioni come lo scaricamento di grandi quantità di dati o il gioco online per le console.

Fino a qualche tempo fa, appunto. Ora invece non di rado si possono fare grandi partite a Fifa online pur non avendo il cavo di rete collegato direttamente alla PlayStation, per dirne una. 

Nonostante ciò, la tecnologia wi-fi resta comunque legata ad alcuni vincoli prettamente strutturali. E questi sono evidenti nelle case più grandi o in quelle strutturate in lunghezza. Per non parlare di quelle con muri molto spessi a separare gli ambienti. Il caso emblematico è quello delle vecchie case in cui l'unico cablaggio telefonico è vicino all'ingresso. Da lì, anche i router più potenti tra quelli solitamente distribuiti dalle compagnie telefoniche possono incontrare qualche difficoltà a diffondere un segnale wi-fi ottimale per tutto l'appartamento. O ancora, nel caso di giardini o allestimenti esterni ben lontani dall'ambiente in cui il router è installato. 

L'alternativa a costosi e lunghi lavori che prevedono magari passaggio di cavi nelle pareti può essere quello del ripetitore wi-fi. Meglio chiamati range extender, perché estendono il campo del segnale wi-fi, funzionano in maniera semplice: ricevono il segnale originale e lo ripropongono al dispositivo che si collega. Questo - ahimé - ha comunque una ripercussione sulla potenza del segnale ma può rappresentare comunque una soluzione ideale.

L'importante è accertarsi che l'extender sia in linea con gli standard di trasmissione attuali, che abbia una buona qualità dichiarata di velocità di trasmissione e che sia di semplice utilizzo e configurazione. 

Non è necessario che l'extender sia della stessa marca del router.